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COSTELLAZIONI - La Lira

La Lira (in latino Lyra) è una costellazione facilmente osservabile dall'emisfero boreale da primavera inoltrata fino alla fine dell’autunno; è osservabile anche dell’emisfero australe nei mesi compresi tra giugno e settembre. La Lira non è una costellazione molto grande, copre un’area di circa 286 gradi quadrati, ma può essere trovata facilmente grazie alla stella Vega, una delle stelle più luminose del cielo che costituisce, con la stella Altair dell’Aquila e Deneb del Cigno, il famosissimo asterismo del Triangolo Estivo. Attorno al 10.000 a.C. il polo nord celeste si trovava proprio in direzione di Vega: trovandosi a pochissimi gradi dal polo era considerata la stella polare. Attualmente la polare, a causa del fenomeno di precessione dell’asse terrestre è α Ursae Minoris, oggi nota anche come Polaris; la direzione dell’asse di rotazione terrestre si sposterà nuovamente verso Vega attorno all’anno 14.500. Lira rappresenta uno strumento musicale (così chiamato anche ai giorni nostri) inventato da Ermes, il figlio di Zeus, che la costruì con il guscio di una tartaruga che aveva trovato a brucare fuori dalla sua grotta sul Monte Cillene in Arcadia. Ermes pulì il guscio, fece dei buchi lungo il bordo e vi legò in diagonale sette corde (sette in onore delle Pleiadi) fatte di budello di mucca. Inventò anche il plettro con cui suonare lo strumento. La lira fu successivamente data ad Apollo, colpito dal suono particolarmente dolce dello strumento, come risarcimento per del bestiame che gli era stato rubato da Ermes. Apollo donò poi la lira al devoto Orfeo, il più grande musicista del suo tempo, famoso per essere in grado di incantare persino le pietre ed i corsi d'acqua con la magia dei suoi canti. Orfeo sposò la ninfa Euridice. Il mito racconta che un giorno Euridice fu aggredita da Aristeo, uno dei figli di Apollo, in preda a un raptus di passione. Mentre scappava la donna inciampò in un serpente che la uccise con un morso velenoso. Distrutto dal dolore Orfeo scese nell’oltretomba a cercare la moglie. Il suono della sua musica affascinò persino Ade, il dio degli inferi, che alla fine acconsentì e permise a Euridice di tornare con Orfeo nel mondo dei vivi, ma a una condizione: Orfeo non doveva girarsi e guardare indietro fin quando i due non fossero tornati all’aperto. Orfeo accettò ma, inquieto, si girò per assicurarsi che sua moglie fosse dietro di lui. In quell'istante lei cadde nell’oscurità del Regno dell’oltretomba per sempre. Orfeo, disperato, vagabondò per le campagne suonando con la sua lira musiche malinconiche. Molte donne si offrirono di sposarlo, inutilmente, in quanto il musicista scelse di vivere solo. Vega, α Lyrae, con una magnitudine apparente di 0,03 è la seconda stella più luminosa dell’emisfero settentrionale e la quinta di tutto il cielo; si trova ad una distanza di appena 25,3 anni luce. Vega è in realtà una stella multipla, con 5 componenti. Il satellite infrarosso IRAS ha mostrato intorno alla stella la presenza di un anello di polveri, possibile indizio della presenza di pianeti. Vega fu la prima stella ad essere fotografata. Sheliak, β Lyrae, in arabo significa “arpa”. E’ una stella variabile a eclisse; per separare le due stelle bianche di mag. 3,5 e 8,6 separate da quasi mezzo primo d’arco, è sufficiente un piccolo telescopio. Sheliak è prototipo di una particolare classe di binarie a eclisse note come variabili Beta Lyrae. Sulafat, γ Lyrae, è una stella multipla la cui stella principale ha una magnitudine apparente di 3,24 e un colore azzurro. Deve il suo nome all’arabo e significa “testuggine”, l’animale che utilizzò Ermes per costruire la sua lira. δ Lyrae è una stella doppia, composta da una stella blu-bianca di sesta magnitudine e una gigante rossa semiregolare che varia tra le magnitudini 4 e 5. ε Lyrae è soprannominata la “Doppia doppia” ed è un sistema quadruplo tra i più famosi del cielo: in condizioni ottimali è risolvibile ad occhio nudo o con un binocolo di piccole dimensioni che la può dividere in due componenti di magnitudine molto simile e di colore azzurro. L’uso di un telescopio rivela che entrambe le componenti sono a loro volta doppie. Anche ζ Lyrae è una coppia risolvibile con un binocolo; la componente primaria ha un colore bianco-azzurro mentre la secondaria mostra un colore azzurro tendente al verde. RR Lyrae è un’altra stella variabile visibile. È il prototipo di una classe di variabili piuttosto comuni negli ammassi globulari che viene usato dagli astronomi per calcolare la distanza di vari oggetti celesti. RR Lyrae varia la sua luminosità in circa 13 ore, oscillando tra le magnitudini 7 e 8. L’oggetto più famoso del profondo cielo nella Lira è M57. Si tratta di una nebulosa planetaria la cui forma ricorda quella di un anello. Con un buon telescopio è possibile osservare al centro dell’anello ciò che è rimasto di una stella che, giunta alla fine della sua vita, ha espulso gli strati superficiali di materia. M57 ci anticipa come diventerà il nostro Sole fra miliardi di anni. Dalla velocità di espansione e dalle sue dimensioni si stima che l’ammasso si sia formato circa 20.000 anni fa. M56 è un ammasso globulare facile da l o c a l i z z a r e , n o n o s t a n t e n o n s i a particolarmente brillante, osservabile con strumenti di almeno 300 mm. dotati di forti Nebulosa Anello vista da Hubble ingrandimenti. La sua declinazione la rende osservabile da entrambi gli emisferi in particolare tra giugno e novembre. L’ammasso, già menzionato da Messier nel suo catalogo, fu osservato per la prima volta nel 1807 da William Herschel. M56 si trova ad una distanza di circa 32.900 anni luce dalla Terra ed il suo diametro è di circa 84 anni luce. Tra gli ammassi aperti ricordiamo NGC 6791. Quest’ammasso, scoperto da Friedrich August Theodor Winnecke nel 1853, è molto interessante ed è utilizzato per lo studio sulle dinamiche degli ammassi stellari poiché è uno dei più antichi e ricchi di metallo che si conoscano all’interno della Via Lattea.

- Carmen Treglia

Data creazione : 14/04/2012 - 22:19
Ultima modifica : 14/04/2012 - 22:19
Categoria : COSTELLAZIONI
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